Il tovagliolo, dove nasce, la sua evoluzione e i nostri consigli.

il tovagliolo

Si dice che ad inventare il tovagliolo sia stato Leonardo Da Vinci. Pare che non gli piacesse l’usanza di usare la tovaglia durante i banchetti sia per pulirsi le mani che la bocca e per questo pensò di ideare una tovaglia più piccola da usare a tavola.

L’idea non fu subito apprezzata. Intorno al ‘400, dopo averlo piegato e fatto diventare un elemento di decoro della tavola, insieme ad un bocconcino di pane, comincia a diffondersi e a prendere il nome di coperto.

Ma è solo nel 600 che entra ufficialmente tra le cose che a tavola non dovevano mai mancare, anche se non veniva utilizzato per la funzione per cui nasce: gli ospiti, infatti, preferivano utilizzare il proprio fazzoletto nascosto tra il polso e l’incavo della camicia.

Sono passati secoli e oggi l’uso del tovagliolo, oltre ad essere un complemento fondamentale per ogni tavola e uno degli elementi insostituibili per tutti i ristoratori.

Ne esistono di ogni tessuto e di ogni colore, ma ai nostri clienti ristoratori consigliamo sempre quello in cotone bianco che dà luce alla tavola e soprattutto dà un senso di pulizia maggiore.

Ti sei mai chiesto cosa potrebbe pensare un tuo ospite se aprendo un tovagliolo si trova davanti un bell’alone giallo? 

Il bianco, anche quando entra in contatto con lo sporco più ostinato, è possibile sottoporlo a trattamenti igienizzanti ad alte temperature, senza perdere lucentezza e senza che si rovinino le fibre.

La Garanzia che offriamo ad ogni ristoratore è la certezza assoluta che nel prendere un tovagliolo dalla confezione lo potrà portare a tavola ad occhi chiusi, senza il pensiero di trovare brutte sorprese.

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